
Assolutamente no. Non consiglio diete, non prescrivo farmaci e non curo.
Supporto le persone a raggiungere i loro obiettivi condividendo risorse e soluzioni.
Le sessioni possono dare benefici anche intensi, ma non sostituisco il medico o lo specialista.
Di prassi nell’intervista preliminare chiedo se ci sono problematiche a livello fisico o psicologico per evitare di toccare tasti sensibili o interferire con cure in atto.
All’inizio può sembrarlo, ma basta tornare un po’ bambini e mettersi in gioco.
Come coach faccio tante domande.
Le tecniche energetiche che insegno sono semplici, adatte a tutti – rimane la necessità di implementarle con un minimo di costanza e disciplina.
Può esserlo all’inizio, poi però entri in un circolo virtuoso e, grazie a nuovi comportamenti, ottieni risultati diversi… Non senti più la fatica e vuoi fare di più.
Ognuno con pensieri e linguaggio condiziona il proprio stato fisico (postura, espressione del viso, respirazione), chimico-biologico (ormoni), energetico e mentale (stato, focus).
Le tecniche energetiche permettono di liberare energie bloccate.
L’ipnosi è lo strumento più potente per facilitare il cambiamento e velocizzare la crescita.
E’ uno stato naturale che tutti sperimentiamo costantemente, solo che non sempre ci facciamo caso.
Mi riferisco, ad esempio, alla trance “agonistica” degli sportivi o alla trance indotta dalla Tv o dal cellulare.
Se guardiamo un bambino davanti alla Tv, possiamo notare una serie di segnali e fenomeni: perdita di espressività del volto, uno stato di concentrazione che lo porta a escludere tutto il resto, assunzione di posizioni difficilmente mantenibili in stato vigile o di veglia, perdita di cognizione del tempo.
Pochi sanno dare un nome a questo stato “alterato” di coscienza.
Se solleviamo un peso di 200 gr. all’altezza degli occhi, dopo qualche minuto sentiamo i muscoli indolenziti. Quando siamo al telefono (in una trance “amichevole”) possiamo stare anche un’ora senza accorgerci del peso del telefono e della scomodità della posizione.
Perché non imparare a mettersi in trance per fare attività anche più utili?
Che si tratti di lavoro, sport o relazioni, ci sarà sempre una trance utile a migliorare le performance.
Ipnosi è fare qualcosa con uno stato di trance.
Si crea uno stato di rilassamento per avere accesso a facoltà della mente altrimenti non attivabili.
Se dico alla tua parte razionale: “Rilassati”, tu mi guardi e dici:”Perché dovrei?”.
Se ti faccio rilassare anche solo un muscolo e ti faccio notare quanto è piacevole e divertente, il tuo sistema mente-corpo può generalizzare quella sensazione dalla testa ai piedi.
Non servono ore e ore per raggiungere un rilassamento profondo – quel rilassamento è la base per avviare cambiamenti rapidi e duraturi.
No e la persona in trance non fa nulla contro la propria volontà.
Il libero arbitrio esce rafforzato dall’ipnosi: generalmente le persone sperimentano, al contrario, un’espansione sensoriale e un aumento di consapevolezza.
Ti aiuto a gestire l’ansia e quella vocina giudicante che ti ha ostacolato finora.
Non siamo nati per soffrire.

Io parto dal presupposto che la persona abbia tutte le risorse che le servono dentro di sé.
Facilmente chiunque può espandere i propri sensi e vedere, sentire e percepire nuove opportunità che si può permettere di cogliere.
Più la persona è neutra, radicata, presente nel qui e ora, più può accedere al proprio potenziale (fisico, energetico e spirituale) ed avviare i cambiamenti che desidera.
Dipende dall’obiettivo.
Per cambiare un abitudine può bastare una sessione, mentre se l’obiettivo è un “elefantone” può richiederne di più. Quando un lavoro va a buon fine cambiano le sensazioni ed è facile intuire che non serve più lavorarci.
Se sono allineate tutte le parti coinvolte, il processo è definitivo e può portare benefici sistemici anche in altre aree.
Sì, capita. Non si fa altro che spostare il focus sulla questione prioritaria in quel momento.
A me piace chiedere: “Su cosa vuoi lavorare oggi?” e ci dedichiamo a una questione alla volta.
No. Non facendo terapia non ho nessun interesse a far rivivere brutte sensazioni o capire le cause e i "Perché".
Preferisco coltivare sensazioni di benessere e dare accesso a risorse da usare in futuro.
Dipende dalla situazione, dal tuo set di convinzioni, dalle strategie che padroneggi e dall’intensità con cui ti applichi.
Se è una vita che resisti o che coltivi pessime abitudini, quanto sei disposto a impegnarti?
Io non posso farlo per te.
Solo per fare degli esempi:
Ho migliorato significativamente il mio dialogo interno che era molto giudicante.
Ho cambiato atteggiamento nei confronti del cambiamento; mi sono tolto molte convinzioni limitanti e installato nuove potenzianti (difficile da credere, ma anche questo si può fare!).
Ho ritrovato creatività, entusiasmo e fatto un sacco di esperienze fuori dalla mia zona di comfort
Mi sono rimesso in formazione in età avanzata arrivando a frequentare corsi in inglese senza bisogno di traduttore
Io dico sempre che coaching e tecniche energetiche andrebbero insegnate a scuola per:
· dare loro strumenti e responsabilizzarli
· migliorare la gestione della risorsa più preziosa che è il tempo.
Se hai frequentato dei corsi (di ballo, di lingua, una palestra o pratichi qualche sport) e hai avuto almeno una volta un insegnante/allenatore dedicato, dovresti aver misurato una velocità maggiore nei progressi rispetto al lavoro “di gruppo”.
Io stesso, quando ho voglia di velocizzare i processi, mi affido ad un coach.
Puoi facilmente verificare quanto sia utile essere seguito da un professionista che adatta linguaggio e contenuti alle tue esigenze e ti insegna strategie efficaci.
La domanda secondo me dovrebbe essere: "Dove NON si applicano queste competenze trasversali?"
perché il cambiamento riguarda tutto e tutti.
Io ero abbastanza pigro e incostante finché non ho iniziato a misurare i risultati che ottenevo.
Ero anche bravissimo a trovare giustificazioni per non agire: questo era rassicurante, ma non mi aiutava a crescere e fare nuove esperienze.
Quando hai chiari i tuoi VALORI e il tuo SCOPO cambia il tuo modo di porti, di ragionare e l’energia che ci metti.
L’alternativa è rimanere abitudinari e rispettare tutte le regole e i confini.
So ascoltare e capire i bisogni di chi ho davanti.
Non giudico, sono bravo a scoprire talenti e risolvere conflitti.
Sono dotato di ironia e tanto buon senso.
Se non ti posso aiutare, te lo dico.
Parliamone.. Cosa vuoi realizzare veramente?
Ti va di capirlo sperimentandone i benefici in prima persona? Non hai bisogno di un coach, ma.. potrebbe esserti utile.
Ti farei una domanda: cosa ti sembra ti ostacoli o di quali RISORSE avresti bisogno nello specifico?
Fai una lista o un elenco e, se vuoi, lo vediamo insieme spuntando punto per punto.
Non è detto le risolvi tutte, ma inizi a fare chiarezza..
Cosa succederebbe se riuscissi a liberarti da quei blocchi e a trovare quelle risorse?
Riesci a considerare anche solo che sia possibile?
Che sensazione ti dà?
Non serve una bacchetta magica; è questione di farsi le domande giuste..
Inizierei a preoccuparmi se non succedesse mai.
Quanto è bello accedere a uno stato di benessere, espanderlo e prolungarlo?
Il primo obiettivo è ricreare un “minimo sindacale”, poi facciamo in modo che si prolunghi.
Si può faareee!
Erano veramente tuoi? Hai fatto tutto quello che potevi? Molto spesso va rivisto il modo in cui li settiamo "a monte".
Posso insegnarti un metodo per farlo. Sei disponibile a metterti in gioco?

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